
Sì lo so, insegno yoga e vi aspettavate un articolo sullo yoga e il mal di schiena. Senza dubbio lo yoga è di grande supporto a chi ne soffre, ma il coaching può essere più efficace su un mal di schiena cronico o che si presenta solo in alcune circostanze. E ora vi spiego perché. Credo di non scrivere nulla di nuovo, se dico che il corpo è lo specchio del nostro stato emozionale. Ormai i libri sul linguaggio non verbale e sul linguaggio del corpo si sprecano. Quindi molti di voi sapranno che un disagio emotivo si riflette sempre nel corpo, anzi, direi meglio che si manifesta nel corpo. La maggior parte delle persone che soffre di mal di schiena nella zona lombare, fatica a reggere i carichi della vita. Hai presente lo sportivo dedito al sollevamento pesi?
Guarda dove ha la fascia di rinforzo: nell’area lombare. Prima di portarlo sulle spalle, la parte che deve avere la forza di sollevare il peso da terra è proprio la lombare. Quando nella tua vita non reggi più il tuo lavoro, il tuo capo, il tuo partner, i tuoi genitori, i colleghi oppure uno stato di umiliazione, di fallimento, di sconforto, di tradimento questo si riflette nel corpo e spesso nella zona lombare. Certo, per un po’ vai avanti a antinfiammatori, poi ti rivolgi a osteopati, fisioterapisti, fisiatri, shiatsuki. Ma lavorare sul corpo non basta se non correggi lo stato emozionale che l’ha creato. In questi casi è utile il coaching, perché non solo ti rende consapevole del motivo del tuo mal di schiena, ma soprattutto perché ti aiuta a correggere l’atteggiamento interiore che genera la tua sofferenza. Ti aiuta a passare dallo stato di vittima, di colui che subisce una situazione, allo stato di consapevolezza. E la consapevolezza ti dà anche il potere e la volontà di cambiare il tuo atteggiamento verso la situazione scatenante. Quindi se pensi che il tuo mal di schiena arriva per spingerti a trasformare una situazione dove non stai bene e a dirigerti deciso verso una maggiore felicità, ma da solo non ce la fai, posso vestire i panni della coach e accompagnarti per un tratto, finché ti sarai rimesso dritto.
Comments